La Svizzera dice no al vaccino Covid di Oxford/AstraZeneca

La Svizzera dice no al vaccino Covid di Oxford/AstraZeneca
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Il vaccino Covid i AstraZeneca non è stato approvato in Svozzera. La SwissMedic ha sorprendentemente affermato che i dati di prova disponibili “non sono ancora sufficienti” per autorizzare il suo uso nel Paese.

Un’ulteriore battuta d’arresto per il lancio dell’industria anglo-svedese.

Il vaccino, che viene già somministrato nel Regno Unito, è stato autorizzato per l’uso in tutta l’Unione europea, ma i funzionari sanitari di Francia, Germania, Italia, Svezia e Polonia hanno sconsigliato il suo uso per le persone anziane. La Svizzera, che non è un membro dell’UE, è il primo paese europeo a pronunciarsi contro l’approvazione del vaccino.

“Per il vaccino di AstraZeneca, i dati disponibili e valutati finora non sono ancora sufficienti per l’approvazione”, si legge nel comunicato dì SwissMedic: “Per ottenere ulteriori dati sulla sicurezza, l’efficacia e la qualità, sono necessari i dati di nuovi studi”.

Il gruppo consultivo indipendente di esperti dell’ente è arrivato alla stessa conclusione in una riunione speciale specificando che: “I dati attualmente disponibili non indicano una decisione positiva riguardo ai benefici e ai rischi”.

L’approvazione anticipata del vaccino e il suo lancio in Gran Bretagna – dove è stato sviluppato dall’università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca – ha dato al Regno Unito un vantaggio iniziale sui suoi vicini europei nella corsa alla vaccinazione della popolazione contro il coronavirus.

Il governo britannico ha sostenuto di essere pienamente fiducioso dell’efficacia dell’iniezione, anche tra coloro che hanno più di 65 anni.

L’approvazione del vaccino Oxford/AstraZeneca era stata ampiamente attesa da molti in Svizzera. Ma SwissMedic ha specificato di voler aspettare i risultati di due ulteriori studi clinici in Nord e Sud America, che potrebbero arrivare già alla fine di febbraio. Una volta che i dati saranno disponibili, SwissMedic prenderà rapidamente una decisione finale.

AstraZeneca ha comunicato che continuerà a condividere nuovi dati con SwissMedic non appena saranno disponibili e a lavorare con l’autorità di regolamentazione per ottenere l’approvazione in Svizzera il più presto possibile.

AstraZeneca ha ora ottenuto un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata o un uso di emergenza in quasi 50 paesi, in quattro continenti, tra cui recentemente nell’Unione europea, il management di AstraZeneca si dichiara di essere certo che il vaccino sia efficace, ben tollerato e che può avere un impatto reale sulla pandemia.

La Svizzera ha approvato l’uso dei vaccini BioNTech/Pfizer e Moderna. Ma, nonostante il suo settore medico sia estremamente ricco di risorse – il paese spende più di ogni altro in Europa per la sanità pro capite – la Svizzera è stata relativamente lenta con il suo programma di inoculazione.

Infatti nel paese sono state somminisrate 315.000 dosi al 31 gennaio, il che equivale a poco meno di quattro dosi ogni 100 persone. Secondo la sua guida di dicembre, il governo svizzero prevede di vaccinare almeno 6 milioni di persone – quasi tre quarti della popolazione – entro l’estate. Il piano è in ritardo e le autorità dovranno somministrare almeno 70.000 dosi al giorno per raggiungere l’obiettivo.

I sondaggi mostrano che molti svizzeri rimangono scettici sui vaccini. Secondo un sondaggio dell’Università di Zurigo all’inizio di gennaio, solo il 50% degli svizzeri si è detto disposto a vaccinarsi, e uno su tre ha dichiarato di non essere affatto disposto a farlo.