Sul mancato rimborso dei voli cancellati per il Coronavirus

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“Rivedremo mai più i soldi che abbiamo speso per acquistare i biglietti aere che poi sono stati cancellati a causa del Coronavirus? Questa è una domanda comune che si sta ponendo gran parte dell’utenza che, dopo aver sborsato fior di quattrini, non ha ancora ottenuto il rimborso del prezzo dei biglietti.

Sembra infatti che ottenere il rimborso dei biglietti aerei cancellati a causa del 19 sia davvero difficile se non impossibile. E c’è chi ha perso la speranza con la signora Smith (non è un nome di fantasia) che da Vancouver sarebbe dovuta andare a Mosca con suo marito e i suoi due bambini. “Abbiamo pagato i biglietti 2.600 euro ed è un grande danno per noi non riavere i soldi indietro” ha affermato con comprensibile costernazione. “Abbiamo impiegato molto tempo per risparmiare quella somma di denaro. Ci sentiamo anche molto offesi perché la compagnia aerea non sta rispettando le leggi che riguardano la cancellazione dei voli.”

I regolamenti europei stabiliscono senza ombra di dubbio che i voli cancellati vanno rimborsati entro 7 giorni. Al momento molte compagnie aeree non lo stanno facendo e propongono piuttosto dei buoni da usare in futuro. La posizione dell’Unione europea sui rimborsi anche in questi tempi di crisi è davvero chiara ed è giusta la raccomandazione della Commissione e anche del commissario per i trasporti. Tutte cose condivisibili ma quanto a fatti nulla si muove.

In pratica nessuno sta imponendo alle compagnie aeree di applicare le leggi. L’Olanda, ad esempio, sta permettendo alla sua compagnia di bandiera di cavarsela senza pagare i rimborsi. La Commissione europea dal canto suo sollecita gli stati membri ad applicare le norme poiché il tema dei diritti dei passeggeri è una delle priorità che sono già state avanzate dalla Commissione europeain seguito alle richieste da parte di alcuni governi che chiedono di modificare le regole vigenti.

I ministri europei dei trasporti dovranno incontrarsi per affrontare anche questa ennesima crisi provocata dalla pandemia.