Panico in Ucraina per il Corona Virus

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Il 20 febbraio, 45 ucraini e 27 sfollati di nazionalità straniera sono stati trasportati in aereo a Kharkiv da Wuhan, la città cinese dove si pensa abbia avuto origine il coronavirus.

Mentre le voci cominciavano a turbinare sui social media, la paura aumentava in modo proporzionale tra i residenti di Novi Sanzhary, una città a 110 miglia di distanza nell’Ucraina centrale, verso la quale gli sfollati sembrava fossero diretti.

Di fronte a questa informazione si è scatenato uno scenario degno di un film di Orson Welles.

I residenti, infatti, hanno reagito con rabbia all’arrivo dei presunti ammalati cinesi colpiti dall’epidemia e, mentre turbinava una nebbia di confusione e disinformazione alimentata dai social media, i manifestanti sono giunti a bloccare le strade con i veicoli e a lanciare pietre contro gli autobus che trasportavano gli sfollati. Per sedare la sommossa è stato necessario l’intervento della guardia nazionale e e della polizia antisommossa.

La polizia ha dichiarato che nove agenti sono rimasti feriti e che 24 persone sono state arrestate. Cinque sono stati accusate di aver organizzato i disordini.

L’incidente mostra che mentre il coronavirus continua a diffondersi in tutto il mondo, i governi si trovano non solo a combattere la malattia ma anche il panico crescente.

“Era un messaggio di Viber che la mia amica mi aveva inviato e qualcuno le aveva inviato prima”, ha dichiarato Tetiana Artamonova, 45 anni, imprenditrice, in un’intervista.

La conferma che gli sfollati, in effetti, sarebbero stati messi in quarantena in un vicino centro medico della guardia nazionale si è diffusa come un incendio, secondo la Artamonova, che vive nelle vicinanze.

Circolava anche la voce che alcuni degli sfollati avessero contratto COVID-19, la malattia causata dal coronavirus.

L’Ucraina non ha ufficializzato il suo primo caso di malattia fino a martedì 3 marzo.

Intervenendo in proposito, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato: “Continuiamo a dire che l’Ucraina è l’Europa. Ieri sembrava che fossimo l’Europa medievale”.

Il governo nazionale ha infine chiarito che a nessuno degli sfollati era stato diagnosticato il coronavirus il giorno del loro arrivo.

“Lo stato medico degli sfollati potrebbe cambiare e l’Ucraina doveva essere pronta a ricevere i suoi cittadini se fossero sani o infetti o anche se fossero estremamente malati”, ha detto la portavoce di Zelenskiy, Yulia Mendel, la quale ha anche affermato che l’ufficio del presidente è in contatto con le società di social media per impedire la diffusione di simili disinformazioni in futuro, mentre è in corso un’indagine di polizia per rintracciare la fonte di qualsiasi campagna di disinformazione.

Nel frattempo, a Novi Sanzhary, i residenti sperano che la vita torni alla normalità.