“Vita mia”, l’ultimo libro di Dacia Maraini

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“Vita mia”, l’ultimo libro di Dacia Maraini, rivela un capitolo oscuro e personale della sua vita: gli anni trascorsi in un campo di prigionia giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dacia Maraini, figlia dell’antropologo Fosco Maraini, aveva solo sei anni quando la sua famiglia fu arrestata in Giappone nel 1943. La loro colpa? Rifiutarsi di sostenere la Repubblica di Salò, in un momento in cui il Giappone aveva stretto alleanze con la Germania nazista e l’Italia fascista.

Il libro non è solo un resoconto storico, ma un viaggio emotivo attraverso gli occhi di una bambina. Maraini racconta la sua esperienza con una delicatezza e una precisione che solo un’autrice della sua statura può offrire. Non si tratta di un semplice diario, ma di un amalgama di ricordi personali, racconti dei genitori e riflessioni sulla guerra e sull’umanità.

La famiglia Maraini, prima dell’arresto, viveva serenamente a Kyoto. Dacia, immersa nella cultura giapponese, parlava il dialetto locale e viveva una vita normale con le sue sorelle. Ma tutto cambiò dopo l’8 settembre 1943. La deportazione che seguì fu traumatica, con la famiglia separata e sottoposta a condizioni inumane. Eppure, in mezzo a questa oscurità, ci furono momenti di resistenza e solidarietà. Topazia, la madre di Dacia, per esempio, ebbe la preveggenza di portare con sé delle lenzuola, che in seguito furono utilizzate per cucire abiti in cambio di cibo.

Il libro di Maraini non è solo un resoconto degli orrori della guerra, ma anche una testimonianza della resistenza dello spirito umano. Attraverso la sua narrazione, l’autrice esplora temi come la perdita, la sopravvivenza e la resilienza, offrendo una prospettiva unica sulla storia del XX secolo.

“Vita mia” è un’opera che va oltre la semplice memoria storica. È un tributo all’indomabile spirito umano e un promemoria dei sacrifici fatti da innumerevoli individui durante uno dei periodi più bui della storia. Con questo libro, Dacia Maraini non solo condivide una parte cruciale della sua vita, ma offre anche una riflessione profonda sulla natura della guerra e sulle sue conseguenze durature.

Per chi è interessato a saperne di più, Dacia Maraini presenterà “Vita mia” in diverse città italiane nelle prossime settimane.