“Povere creature”: un’odissea cinematografica fra femminismo e surrealismo

Il Labirinto Femminile_ lotta, libertà e identità in 'Povere Creature!'
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“Povere Creature!” non è solo un film; è un’odissea cinematografica che naviga le acque profonde del femminismo, del surrealismo e della critica sociale. Diretto dal visionario Yorgos Lanthimos, questo capolavoro si è imposto sulla scena internazionale vincendo 4 premi Oscar – Miglior Attrice Protagonista per Emma Stone, Miglior Scenografia, Migliori Costumi, e Miglior Trucco e Acconciature, su un totale di 7 nomination. Ha inoltre ricevuto 2 premi Golden Globe e un riconoscimento prestigioso al Festival di Venezia, affermandosi come una delle opere più significative e influenti del suo tempo.

Emma Stone nei panni di Bella Baxter in una scena emozionante di 'Povere Creature!'

La genesi del Mostro femminile nella visione di Lanthimos

Yorgos Lanthimos, con “Povere Creature!”, esplora la nascita del mostro femminile attraverso una lente unica, mescolando elementi della letteratura gotica con una poetica surreale. La sua abilità nel trasformare il cinema in uno strumento di analisi e commento sui cambiamenti sociali e politici si manifesta pienamente in questo film. Attraverso la protagonista Bella Baxter, interpretata magistralmente da Emma Stone, Lanthimos non solo racconta una storia di autodeterminazione femminile ma apre anche un dialogo sul potere e la resistenza femminile contro le strutture patriarcali dominanti.

La “mostruosità” come mezzo per  indagare le tensioni tra individuo e società

Il riferimento al “mostro femminile” in “Povere Creature!” si inserisce in un contesto più ampio che va oltre una lettura letterale. Questa espressione non mira (ovviamente) a etichettare negativamente i personaggi femminili o le donne in generale, ma piuttosto ad esplorare come questi personaggi vengono rappresentati e percepiti all’interno delle narrazioni che affrontano temi di potere, identità e trasgressione.

Nel contesto del film e della critica cinematografica, il “mostro femminile” può essere inteso come una figura che sfida le norme e le aspettative tradizionali della società riguardo al ruolo e al comportamento delle donne. Questa figura simbolica rappresenta spesso la resistenza contro le strutture di potere patriarcali, incarnando la lotta per l’autodeterminazione e la libertà. Il “mostro” in questo senso non è un’entità negativa, ma piuttosto un simbolo di rottura con l’ordine stabilito, che mette in discussione le convenzioni e propone nuove possibilità di esistenza e di resistenza.

Nel film “Povere Creature!” di Yorgos Lanthimos, questa tematica viene esplorata attraverso il personaggio di Bella Baxter, interpretato da Emma Stone, che attraversa un viaggio di scoperta personale e trasgressione. La sua storia riflette la complessità delle lotte femminili contro le costrizioni e le aspettative sociali, offrendo una riflessione più ampia sulle dinamiche di potere, sull’identità e sulla libertà.

La mostruosità diventa quindi un mezzo per indagare le tensioni tra individuo e società, mettendo in luce come le donne che sfidano i ruoli imposti vengano spesso etichettate come trasgressive o pericolose. In questa luce, la figura del “mostro femminile” si carica di una potenza simbolica, diventando un veicolo attraverso cui esplorare temi di ribellione, rinnovamento e la ricerca di un’autentica espressione del sé.

Un Incrocio tra Geni Letterari e Visione Cinematografica

“Povere Creature!” non è soltanto un film; è un’opera d’arte che si posiziona all’incrocio tra la narrativa gotica di Mary Shelley e le avventure morali di Carlo Collodi, unendo la profondità di Frankenstein con l’innocenza e la ricerca di identità di Pinocchio. Questo film, arricchito dalla partecipazione di Emma Stone, Willem Dafoe e Mark Ruffalo, ha guadagnato un posto d’onore nel panorama cinematografico internazionale, raccogliendo 4 premi Oscar, 2 Golden Globe e un prestigioso riconoscimento al Festival di Venezia, grazie alla sua capacità di intrecciare la critica sociale con un profondo esame del femminismo e dell’autodeterminazione.

Dall’oscurità gotica alla luce del nuovo mondo

Attraverso la lente di Lanthimos, “Povere Creature!” esplora la nascita del mostro femminile con una nuova consapevolezza, prendendo spunto dal “Frankenstein” di Mary Shelley per rivisitare il tema della creazione e della vita artificiale. Ma, al contrario del mostro di Shelley, Bella Baxter (Emma Stone) è una creatura che, pur essendo frutto di un’esistenza innaturale, sfoggia una bellezza e una vivacità che sfidano le convenzioni, rendendola un simbolo di sfida al patriarcato e alla società tradizionale.

Pinocchio e la riscoperta di Sé

L’eco di “Pinocchio” di Carlo Collodi risuona nella trama di “Povere Creature!”, dove la ricerca di autenticità e l’inevitabile viaggio verso l’autodeterminazione di Bella Baxter si riflettono nelle peripezie del burattino che aspira a diventare bambino. Questo parallelismo non solo arricchisce la narrazione con una dimensione allegorica ma pone anche il personaggio di Stone al centro di un viaggio esistenziale che interpella direttamente lo spettatore, invitandolo a riflettere sulla propria identità e sul significato di libertà e appartenenza.

Una visione estetica rivoluzionaria

Lanthimos non si limita a una mera rappresentazione narrativa; attraverso una regia magistrale, riesce a creare un universo visivo che è tanto un tributo alla letteratura classica quanto una sperimentazione con il surrealismo cinematografico. La fotografia, le scenografie e i costumi di “Povere Creature!” sono stati attentamente studiati per riflettere questa fusione di elementi, con riferimenti che vanno da Egon Schiele a designer contemporanei, creando un tessuto visivo che supporta e amplifica la narrazione.

Femminismo, Società e Contraddizione

Al di là della superficie, “Povere Creature!” si rivela un’opera di profonda critica sociale e culturale. Lanthimos, senza paura di esplorare le contraddizioni del femminismo e le ipocrisie della società patriarcale, presenta un racconto che è allo stesso tempo celebrazione e condanna. La figura di Bella Baxter, pur essendo un’icona di liberazione e riscoperta, porta con sé le complessità e le sfumature di un personaggio che non si lascia facilmente definire, rendendo il film un’opera ricca di interrogativi morali e esistenziali.

Creature e Creatori_ La nuova mitologia di Lanthimos

Un’Opera che trascende il Cinema

Il film di Yorgos Lanthimos non è solo un film di rilevanza internazionale per i suoi riconoscimenti – 4 premi Oscar, 2 Golden Globe, e il Leone d’Oro a Venezia – ma è anche e soprattutto un’opera che trascende il medium cinematografico per diventare un punto di riferimento nella cultura contemporanea. Attraverso l’uso innovativo di riferimenti letterari classici e un approccio unico alla narrazione e alla regia, Lanthimos ha creato un film che non solo intrattiene ma sfida, provoca e ispira, ponendosi come un pilastro nella discussione su femminismo, identità e società. “Povere Creature!” è, dunque, una testimonianza del potere del cinema di esplorare, riflettere e influenzare il tessuto sociale e culturale del nostro tempo.

 

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